Fonte di luce perfetta per le analisi scientifiche

Relio² è uno strumento molto versatile, progettato per adattarsi ai più differenti casi d'uso.
Alcuni mesi prima della presentazione al pubblico di Relio², siamo stati contattati dall'Università di Bologna: il loro laboratorio fotografico era alla ricerca di luci tecnicamente avanzate, in grado di illuminare reperti antichi con una luce matematicamente corretta.
Lo scopo di tale attività consisteva nell'archiviazione digitale, mediante ricostruzione matematica tridimensionale, di questi oggetti oramai in avanzato stato di degrado.

Un telaio personalizzato

Abbiamo lavorato con il team universitario per studiare, simulare e creare un telaio ad-hoc in grado di ospitare ben sedici moduli luce Relio², per generare un'incredibile quantità di luce - fino a decine di migliaia di lux - al centro del telaio stesso.
Grazie alla versatilità di alimentazione di Relio², abbiamo costruito dei cavi di potenza personalizzati, collegati a un unico trasformatore a 12V CC, che alimentava in blocco i sedici punti luce.
Agganciare i Relio² a questo telaio personalizzato è stato molto semplice, grazie ai filetti standard UNC 1/4-20 presenti in ciascun modulo luce.

L'importanza del dialogo scientifico

La collaborazione scientifica nata tra Relio² e il Polo Universitario si basa sulla grande capacità di dialogo professionale tra le due parti. Abbiamo seguito da vicino lo sviluppo del progetto, generando risultati concreti, matematicamente corretti e in brevissimo tempo.

Passo #1: Calibrazione colormetrica

Il primo passo per garantire risultati scientificamente attendibili, è calibrare gli strumenti di acquisizione. Il metodo tradizionale prevede l'utilizzo di tavole colorimetriche pre-calibrate, da fotografare e confrontare con delle immagini di riferimento.
Con Relio², questo passo è facoltativo: forniamo infatti, pubblicamente e in forma gratuita, tutte le spettrometrie della luce emessa da Relio². Con queste informazioni è possibile ricavare una matrice di calibrazione colore (Look-up Table o LUT) completamente matematica e, dunque, non passibile di errori o approssimazioni.

Passo #2: Preparazione del corpo macchina

Effettuare fotografie in Gigapixel richiede dei corpi macchina speciali, nonché lunghissime esposizioni, nell'ordine delle decine di minuti.
Serve quindi uno stativo molto robusto, che elimini ogni forma di vibrazione del sensore di acquisizione.
Anche Relio² fa la sua parte: grazie alle elettroniche avanzatissime, la luce rimane stabile, flicker-free e senza alcuna variazione di luminosità, per tutto il tempo di scansione dei singoli pixel.

Passo #3: Calcolo della matrice di compensazione della luminosità

Con l'aiuto di modellazioni matematiche e misurazioni manuali, si ricava una matrice linearizzante che corregge digitalmente le piccole variazioni di luminosità nei vari settori della superficie da scansionare.
Relio² ha lasciato tutti molto soddisfatti: grazie alle sue ottiche TIR cinematografiche, l'uniformità luminosa sul piano era superiore al 98%, e la matrice di correzione non è stata applicata. Tutto a vantaggio della massima precisione di calcolo.

Passo #4: Centratura del modello

A set-up completato, resta solo da centrare sulla tavola luminosa il modello da scansionare, in modo che il calcolo delle normali generate dalle ombre di superficie risulti il più corretto possibile.

Passo #5: Acquisizione delle normali

Accendendo soltanto un lato di Relio² alla volta, si scattano quattro fotografie in bianco e nero all'oggetto, ciascuna illuminata - appunto - da un lato differente.
La combinazione delle impercettibili ombre che si formano, permette di calcolare la ruvidità, nonché i più piccoli avvallamenti presenti sulla superficie scansionata.
Da una quinta fotografia, effettuata con tutti i Relio² accesi, si ricava la texture a colori da applicare in 3D-rendering alla bump-map appena calcolata.
Completate queste operazioni, si avrà a disposizione un modello tridimensionale dell'oggetto, ad altissima risoluzione e cromaticamente attendibile.

Un risultato al di sopra delle aspettative

Quando siamo stati chiamati a studiare una soluzione che migliorasse l'attrezzatura utilizzata in precedenza, non ci aspettavamo di arrivare a una soluzione migliore del 1000%. Questo confronto, però, mostra quanto sia importante la qualità della luce, rispetto alla mera potenza in gioco.
Con un risparmio in energia consumata pari a 9 volte, le dimensioni dell'intero set di acquisizione si sono ridotte di 11 volte, così come il calore sviluppato, la faciltà di trasporto e la sicurezza di utilizzo.
Il netto miglioramento nella componente cromatica, inoltre, ha richiesto meno regolazioni in post-processing, con notevole risparmio di tempo e maggior garanzia di attendibilità dei risultati.
Complimenti a tutti, ma soprattutto ai nostri Relio²!

Ecco gli accessori in stampa 3D utilizzati in questo progetto

Non ci stancheremo mai di dirvelo: Relio² è l'illuminatore professionale più versatile di sempre. Potete renderlo ancora migliore grazie alla stampa 3D dei nostri accessori già progettati. Grazie ad essi, è possibile polarizzare la luce, stringere il fascio, cambiarne la forma, la direzione, l'intensità e la nitidezza.
Inoltre, siamo sempre aperti a nuove sfide. Se avete bisogno della nostra esperienza per sviluppare nuovi accessori personalizzati, contattateci. Non vediamo l'ora di aiutarvi.

Il nostro specialista personale

Sì, abbiamo un progettista illuminotecnico tutto per noi!
Roman Radaelli conosce molto bene Relio², e ci affianca nello sviluppo di soluzioni personalizzate per tutti i clienti che hanno esigenze o requisiti particolari.